artemide

Artemide – La Sorella

Nota come Diana dai romani è la dea della caccia, della luna, della vita selvaggia, legata agli animali e alla natura, con cui è in comunione spirituale. Protegge le partorienti che a lei si rivolgono per essere alleviate dal dolore. È rappresentata con arco e frecce e le sue ninfe come ancelle. Artemide è l’indomita e ribelle figlia di Zeus.
Nel mito raggiunge suo padre, ancora piccola, chiedendogli arco, frecce, una veste corta per correre, sorelle con cui condividere la sua vita e la possibilità di non sposare nessun dio. Di fronte a tanta risolutezza, Zeus non può che accogliere con orgoglio i desideri della figlia. Artemide è una dea vergine non in senso fisico ma nel suo essere: non ha bisogno di nessuno per sentirsi completa.
Dea lunare, capace di vedere nella notte e di mantenere il focus sul suo obiettivo, che non manca di raggiungere con le sue terribili frecce. Divinità della natura selvaggia, esploratrice di luoghi nascosti, cacciatrice dal corpo atletico. Dea della sorellanza, dell’amicizia profonda e protettrice delle partorienti.
L’archetipo di Artemide è ricco e variegato. Ogni donna che oggi sceglie di superare i limiti della cultura patriarcale dovrebbe coltivare dentro di sé Artemide.
Il suo motto è: “Vivo libera e indomita”.

La donna Artemide

Un’Artemide in equilibrio non ha relazioni basate sul bisogno e non soffre di legami di dipendenza.
È orientata alla sua autorealizzazione personale, ha un credo e profondi valori che la muovono: desidera portare nel mondo il suo contributo e migliorarlo, condividendo i suoi doni e talenti.
Non è gelosa né invidiosa delle altre donne, le considera sorelle. È la rappresentante divina delle “Girl Power!”
Difende gli indifesi, i più deboli, soprattutto donne e bambini. È l’avvocato della cause perse.
Per lei la realizzazione non è il successo nel lavoro o il denaro, ma fare ciò che si ama e ciò in cui si crede.
Quando Artemide è in eccesso abbiamo una rigidità eccessiva nei confronti del maschile, che arriva ad essere disprezzato. Il “girl power” diventa un “femminismo aggressivo e incazzato”. Il focus sugli obiettivi diventa unica priorità che, però, allontana da tutte le altre sfumature della vita.
Quando Artemide è carente, non c’è la spinta all’azione, si tende a procrastinare. Manca il focus sugli obiettivi da raggiungere e si procede a caso con poca convinzione, senza sapere cosa si vuole realizzare nella vita. Si manca di indipendenza e autonomia e si cerca il continuo supporto di altre persone. Si ha timore di fare le cose da sole.

Il focus

“Dove va il focus va l’energia”
In questa frase è contenuto tutto ciò che serve sapere.
Immagina di aver deciso di acquistare un’auto rossa, perché quel colore ti piace, lo trovi deciso e con grande personalità. Esci di casa a passeggio e inizi a notare tutte le auto rosse che girano per le strade. Sono tante, tantissime!
Finché ti dici: “ma com’è possibile? sbucano tutte ora?”
Oppure, un altro esempio: hai una relazione tormentata con il tuo compagno, che ti riempie i pensieri e le giornate, finché inizi a notare che tutte le persone che si avvicinano a te in questo momento hanno il tuo stesso problema!
Cosa capita a livello sottile?
Nell’universo esiste già tutto. Immagina l’universo come una infinita piazza in cui è esposta ogni cosa.
La nostra mente non è in grado di processare tutte le informazioni, tutti gli stimoli del mondo. Non riesce, andrebbe in sovraccarico, quindi cosa fa? Fa una selezione, processando solo una minuscola parte di tutti quegli infiniti stimoli in cui siamo sommersi. La parte che risuona (legge della risonanza!) di più con noi in quel momento della nostra vita e che quindi per noi è più riconoscibile e identificabile.
Alla mente piacciono cose facili, in cui ci si sente sicura.
Per questo motivo orientare in modo consapevole il nostro focus ci permette di selezionare anche gli stimoli che riceveremo dal mondo esterno. Dove va il focus, la nostra attenzione, lì si dirige la nostra energia.
Quando scegliamo di dirigere il focus verso la soluzione di un problema, la nostra mente cercherà soluzioni, che individueremo anche nel mondo.
Quando scegliamo di dirigere il focus verso il problema in sé, la mente ci riproporrà quella situazione in continuazione e anche nel mondo continueremo a vedere solo quella.
Tra gli archetipi delle dee quella con maggiore abilità di focus è Artemide, raffigurata con il suo arco e frecce è la rappresentazione di colei che è in grado di stabilire il suo obiettivo, anche nel buio, di concentrarsi e di mirare per raggiungerlo nel modo più diretto possibile.