fibromialgia

Fibromialgia: pratiche quotidiane per migliorare la qualità di vita

Nel seguente vademecum si parla esclusivamente di crescita personale e stile di vita. Non verranno trattati argomenti legati a farmaci, psicoterapia e alimentazione, che in questo caso rimando ai professionisti del settore.

Molte delle persone che mi seguono, sanno che negli ultimi anni mi sono ritrovata a guardare in faccia la fibromialgia, che mi ha invalidato parecchio, soprattutto all’inizio della sua insorgenza, quando ancora non sapevo come curarmi.
In tanti mi avete chiesto come uso le mie pratiche di crescita personale e spirituale per migliorare la qualità della mia vita e per alleviare il dolore cronico. Così ho deciso di dedicare un lungo e articolato blogpost a riguardo, contestualizzando le attività che svolgo e portandovi nel percorso passo per passo.
Spero possa essere di aiuto ad altre persone che, come me, soffrono di fibromialgia e dolore cronico.
Alla fine troverai anche un video in cui rispiego tutti i concetti qui espressi, se preferisci seguire il contenuto in quella modalità, piuttosto che leggendo.

Assunto di partenza: non lottare contro te stessa

Il punto di partenza è questo ed è il più importante per procedere con il tuo percorso verso una qualità di vita migliore.
Con la fibromialgia la tua condizione fisica è cambiata, non hai più l’energia e la forza di prima.
Non puoi più fare tutte le cose che facevi prima, nello stesso tempo.
Questo è un dato di fatto.

Non accanirti contro te stessa. Non fare la guerra contro il tuo corpo per dimostrare a te stessa che invece puoi. Se ti fai la guerra da sola, perderai sempre. Non ci sarà nessun vincitore.

Accetta che la situazione in questo momento della tua vita è questa.
In questo momento, ora.
Non sempre e per sempre, perché non puoi sapere cosa ti aspetterà in futuro. Ora è così. Ora il tuo corpo chiede riposo, accogli la sua richiesta. Non lottare anche tu contro di esso. Ha bisogno del tuo amore.

Accettare la situazione presente ti permetterà di iniziare prima il tuo processo di cambiamento per migliorare la qualità della tua vita e riportarla a parametri per te positivi.
Inoltre, so che sembra assurdo, ma è così, scoprirai la gioia della vita vissuta con lentezza, dove avrai la possibilità di gustarti davvero i momenti di gioia.

Se senti di avere difficoltà in questa parte iniziale del tuo viaggio di trasformazione della tua vita, è qui che ti consiglio di valutare l’aiuto di una psicologa.

Obiettivo: costruire una quotidianità più leggera, snella e flessibile

Il riposo nella fibromialgia

Chi soffre di fibromialgia sa che dormire e riposare non sono la stessa cosa, per questo motivo è importante dedicare tempo e spazio di qualità al riposo. Non importa quante ore si è dormito la notte, il riposo è una questione diversa ed è la tua assoluta priorità.
• Valuta di inserire nella tua quotidianità diversi momenti di riposo che ti aiutino a decomprimere dal corpo lo stress della giornata.
• Valuta di inserire nella tua quotidianità la pratica dello yoga nidra, lo yoga del sonno (nel link ti spiego meglio cos’è).
45 minuti di yoga nidra donano un benessere pari a quello di 8 ore di sonno, oltre che a diminuire il dolore percepito.
Qui di seguito ti lascio gratuitamente la pratica di yoga nidra che ho creato per le persone che soffrono di dolori cronici.

Il lavoro

• Se hai una professione da dipendente: valuta se il tuo contratto ti permette di rivedere le tue condizioni di lavoro, come: diminuzione o distribuzione differente di orari e turni.
• Se sei in libera professione: osserva l’andamento ciclico della tua energia durante la giornata e predisponi i momenti di calo energetico/stanchezza al riposo, concentrando il lavoro negli spazi della giornata in cui si è più in forze.

L’organizzazione quotidiana nella fibromialgia

• Stabilisci in agenda una o massimo due incombenze da gestire al giorno.
Per farlo, crea un elenco delle cose da fare per la settimana (esempio: fare la spesa, andare dal medico, parrucchiere etc).
Definisci da 1 a 10 il livello di priorità di quella azione.
Infine distribuisci le azioni in agenda, secondo l’ordine delle priorità.
Svolta l’attività stabilita, se sei ancora in forze, puoi procedere a quella successiva.

Digitalizza i processi: ad esempio le bollette pagate direttamente su home banking per evitare faticosissime code alla posta, comunicazioni con il medico via email per evitare soste lunghe degli studi medici, spesa a domicilio per evitare di doversi fare carico del peso delle buste. Se ci sono incontri e consulenze che puoi fare in videoconferenza, prediligi questo strumento.
Hai un’energia limitata: dedicala quanto più possibile alle attività che ti fanno stare bene e portano valore nella tua vita.

La filosofia minimalista nella fibromialgia

Lo stile di vita minimalista ti suggerisce di circondarti di pochi, pochissimi oggetti ma che per te siano belli e che ti facciano stare bene.
Avere una casa leggera, libera da orpelli e suppellettili, oltre a darti benessere mentale, ti porta diversi vantaggi.
• Se hai meno cianfrusaglie in giro, le pulizie saranno molto più leggere e gli intervalli tra una giornata di pulizia di casa e l’altra potranno essere dilatati, perché rimane pulita più a lungo. Inoltre le operazioni di riordino saranno velocissime.
• Avere meno cose, porta a pulire meno e questo ti permette di acquisire tempo prezioso che può essere dedicato al riposo o ai tuoi cari.
Se ti interessa conoscere meglio il minimalismo ti consiglio di seguire Irina di Spazio Grigio.

NB: se vuoi approcciarti allo stile di vita minimalista, avrai bisogno di alcune persone che ti aiutino nelle attività di decluttering, ovvero di selezione di cosa c’è da tenere, donare/vendere o gettare. Il lavoro di smistamento può essere faticoso, non farlo da sola.

Abbigliamento

Tra le problematiche riscontrate nella fibromialgia è spesso presente un’intolleranza al freddo più alta. Per questo motivo è molto importante prestare attenzione a cosa indossi.
Prediligi le fibre naturali di origine animale (lana e seta) che sono le migliori a livello di termoregolazione. Questo vuol dire che sono fibre intelligenti, che scaldano se hai freddo e rinfrescano se hai caldo. In aggiunta, consiglio di scegliere capi di qualità, che siano sostenibili anche dal punto di vista etico, sia per l’animale che per il lavoratore che li produce, come Lizé Natural Clothing o Altramoda.
L’abbigliamento della fast fashion è composto prevalentemente da poliestere, un nome carino per dire che sono di plastica. La plastica non riscalda d’inverno e ti fa cuocere come in un forno d’estate.

Chiedere aiuto

Impara a chiedere aiuto. Viviamo in una società che ci vuole attivi e performanti sempre, che premia il sacrificio e il multitasking, facendo sentire in colpa chi fa meno e chi non riesce a svolgere tutto in autonomia, ma questa non è una condizione naturale.
Impara a chiedere aiuto a chi ti circonda: familiari, amici, professionisti, conoscenti (io ho ricevuto moltissimo supporto dai miei contatti social, alla faccia di chi li definisce superficiali).
Come tu ami essere di aiuto agli altri, lascia che gli altri possano provare questa gioia aiutando te.
Quando ti apri a chiedere aiuto, ti apri anche a ricevere il buono che c’è nell’universo per te. Impari a lasciare andare la necessità di controllare tutto ciò che accade nella tua vita a favore di un imprevisto che può sorprenderti positivamente.

Pratiche di consapevolezza e presenza

Esistono moltissime pratiche legate allo sviluppo della propria consapevolezza. Io uso i Registri Akashici ma tu puoi anche iniziare imparando a osservare la tua giornata. Aiutati se vuoi con un diario su cui scrivere la sera per le tue osservazioni quotidiane:
• Che attività hai svolto? Quanto è stato faticoso svolgerle?
• Ci sono stati picchi emotivi durante la giornata? Se sì, quale emozione è emersa?
• Ci sono stati pensieri che ti hanno maggiormente turbato? Quali?

Se è stata una giornata no, in cui hai percepito molto dolore, chiediti:
• Ho fatto sforzi fisici eccessivi?
• Ho avuto una discussione stressante su un tema che mi è caro?
• Ho litigato con una certa persona?
• Ho fatto qualcosa che dovevo fare, ma non volevo farla?

Osserva e scrivi per individuare quali sono le cause che scatenano gli episodi di dolore acuto.
Conoscerle ti permette di:
• Evitarle
• Lavorarci su, per poi integrarle

Shiatsu e agopuntura

Queste due discipline lavorano in maniera olistica su tutto il nostro corpo. Dal momento che la fibromialgia non ha una sua chiarezza scientifica, lavorare sul corpo in maniera integrata, può dare grande sollievo dal dolore cronico. Lo shiatsu per ovvie ragioni è più delicato dell’agopuntura.
L’agopuntura è praticata da un medico specializzato, iscritto al FISA. Prevede solitamente cicli da 6 incontri. In alcune asl è possibile richiedere questi cicli come prestazione sanitaria pubblica, con liste di attese variabili da territorio a territorio.

Attività fisica

Quando il dolore cronico si è alleviato e le acuzie sono contenute, valuta di riprendere a fare attività fisica quotidiana. Puoi valutare passeggiate in natura, esercizi delicati di mobilità articolare e stretching o la pratica dello yoga (puoi trovare qui Senia Passerella specializzata in Fibro Yoga) o del pilates, sempre nel rispetto dei tuoi limiti corporei. Queste pratiche ti aiuteranno a mantenere flessibili le tue articolazioni in maniera dolce.