biologia delle credenze

Conoscere la Biologia delle Credenze – Marco Alis

Biologia delle credenze – Bruce Lipton

Bruce Lipton è considerato un’autorità mondiale per quanto concerne i legami tra scienza e comportamento. Biologo cellulare per formazione, ha insegnato Biologia Cellulare presso la facoltà di Medicina dell’Università del Wisconsin e si è dedicato in seguito a ricerche pionieristiche alla School of Medicine della Stanford University. Le sue rivoluzionarie ricerche sulla membrana cellulare hanno precorso la nuova scienza dell’epigenetica e hanno fatto di Lipton una delle voci più note della nuova biologia.

Biologia delle credenze – La cellula

L’assunto di partenza di Lipton è che l’uomo è un essere pluricellulare e quindi riproduce in maniera più complessa il comportamento della cellula.

Inserendo cellule geneticamente identiche in ambienti diversi, Lipton ha osservato come ogni cellula rispondesse in modo differente rispondendo all’ambiente circostante, assumendo funzionalità completamente diverse. Inoltre, denucleando la cellula, questa non moriva subito ma continuava a funzionare per molto tempo ancora, mantenendo la sua programmazione originale. La cellula infine moriva perché, senza nucleo, non poteva riprodursi.

Con queste osservazioni, e molti altri studi ancora, Lipton ipotizza che non è il nucleo, contenente il dna, a compiere la funzione di “cervello” della cellula, come si era sempre ipotizzato. Piuttosto poteva essere paragonato all’organo riproduttore. Il vero cervello della cellula è la membrana cellulare, che attiva le proteine interne alla cellula in base agli stimoli ricevuti dall’ambiente.

Con il suo lavoro Lipton deduce che l’uomo non è solo il risultato del suo pacchetto genetico, ma che la sua stessa esistenza è modificata e alterata dall’ambiente, non inteso solo in senso ambientale ma come campo vero e proprio di energie: ambiente esterno, emozioni, pensieri etc.

La nostra percezione del mondo crea la nostra realtà

Siamo stimolati oltre due milioni di bit di informazioni ogni secondo, ma di questi ne processiamo solo alcune centinaia grazie ai nostri cinque sensi, che funzionano da filtro. Superato questo primo processo, subentrano le nostre credenze, i nostri valori, i nostri accordi. Questi filtrano ulteriormente le informazioni in entrata, per cui da un paio di milioni giungiamo a 126 bit. Questo significa che la realtà di cui facciamo esperienza è sempre soggettiva, e cambia da persona a persona.

Il sistema di credenze

I bambini hanno un funzionamento cerebrale differente da quello degli adulti, che si allineano più spesso nello stato delle onde beta.

  • 0-2 anni i bambini viaggiano sulle frequenze delle onde delta (stato similare al sonno)
  • 2-6 anni le onde cerebrali passano da delta a theta (stato di meditazione, ipnosi e immaginazione creativa)
  • 6-12 si arriva alle alfa (stato di coscienza tranquilla)
  • Dopo i 12 si giunge alle beta (attività quotidiane del mentale, concentrazione e focus)

Questo vuol dire che i bambini fino ai sei anni sono facilmente programmabili, perché gli stimoli a cui sono sottoposti entrano subito in profondità. Questo è il motivo per cui non hanno bisogno di “fare per imparare”, ma imparano semplicemente guardando gli adulti che li circondano. È in questo periodo della vita che si formano la maggior parte delle credenze di una persona.

Ambiente, stress e invecchiamento

Quando la persona percepisce continuamente stimoli stressori, che possono arrivare sia da situazioni esterne ma anche da reiterazione continua di pensieri ossessivi e permanenza in stati emotivi dolorosi, nel corpo si attiva la funzione di protezione “lotta o fuggi”, quindi il sangue viene direzionato alle estremità, per garantirne un buon funzionamento per la lotta o per la fuga, e viene tolto da altri centri del corpo, che dispendono molta energia, come il sistema immunitario.

Nel momento in cui il segnale esterno è quello di pericolo, il corpo si chiude quindi in difesa, ma quando questo segnale diventa costante accade che:

  • ci ammaliamo più spesso, perché il sistema immunitario non è ben nutrito,
  • invecchiamo più velocemente, perché le cellule non possono riprodursi come dovrebbero,
  • inibiamo la nostra intelligenza, perché sono attive le aree del cervello più legate all’istinto di sopravvivenza.

Consapevolezza

Giungiamo alla fine di questa teoria molto interessante della Biologia delle Credenze, che puoi studiare qui, nella versione estesa, o qui, nella versione riassuntiva.

Se vuoi vedere un webinar di Bruce Lipton, invece, ti lascio questo del Giardino dei Libri.

A termine di tutto ciò, cosa possiamo dire?

Che gli studi di Lipton convalidano ciò che molte discipline spirituali sostengono da secoli: siamo noi a costruire la nostra realtà in base ai nostri pensieri e alle nostre emozioni. Sono questi che creano azioni precise nel mondo e che conducono a certi tipi di risultati piuttosto che altri. Essere consapevoli di ciò che si prova ci permette di rimanere nel presente e di coltivare uno stato di armonia che poi si ripercuote anche nel nostro corpo, permettendoci di vivere più a lungo e in salute.